Un personaggio sorprendente, inedito e soavemente rivoluzionario. Quentin Crisp, icona gay nel mondo anglosassone, affronta una giovinezza difficile in cui per vivere si deve prostituire e posare nudo nelle scuole d’arte. Deriso per il suo essere effeminato, Crisp viene ripetutamente insultato e picchiato. Ma alle aggressioni reagisce con mises fiammeggianti, trucchi e clamorose pettinature. Per difendersi si costruisce una corazza fatta di intelligenza e ironia sferzante, che lo rende celebre al di fuori dei locali gay e, poi, a livello planetario: a lui Sting dedica la canzone Englishman in New York.
di
Mark Farrellytraduzione
Matteo Colombocast
Luca Toraccaa cura di
Ferdinando Bruniluci e suono
Roberta Faiolo, Lorenzo Crippaassistente scene e costumi
Roberta Monopolisarta
Ortensia Mazzeiproduzione
Teatro dell'Elfocrediti fotografici
Laila Pozzo-
«Ferdinando Bruni una volta ancora dimostra grande sensibilità nell’affrontare testi nati da reali episodi di dolore e sofferenza.» (Silvana Costa, Artalks.net)
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«Con ironia e estro e inventiva, Luca Toracca, con disinvoltura e un pizzico di leggerezza, ci fa conoscere il complesso ma esemplare percorso di vita di Quentin Crisp» (Martina Bruno, Ateatro)