Nel trentennale della strage di Capaci, il magistrato Luciano Violante riflette sul mito di Medea, una figura che approda in Sicilia. In un monologo straziante, Viola Graziosi interpreta una Medea madre, regina e maga, che compie un infanticidio per sottrarre i figli alla schiavitù, condannata a un eterno esilio. Diretta da Giuseppe Dipasquale, questa Medea contemporanea approda in una Sicilia che riflette sul dolore della perdita, collegando il mito all’eccidio mafioso e alla tragica morte di Giovanni Falcone.