Una reporter si sveglia prigioniera nella stanza di un hotel distrutto da un’esplosione. Non ricorda nulla del suo sequestro. Nella sua mente si affollano i rumori e le immagini delle zone di guerra fino all’ultimo luogo dove è stata: la piazza Tahrir piena di studenti e di manifestanti, al Cairo. Una frase in francese la tormenta: “Nos voix criblées de joie” (le nostre voci crivellate di gioia). Non ha altri indizi per ricostruire la sua storia e fuori dalla porta i suoi sequestratori non le danno informazioni. Da fuori arrivano soltanto le canzoni di Dalida, ingombranti e disturbanti, che interrompono il filo dei suoi pensieri. Eppure Dalida sembra essere l’unica presenza ad abitare quello strano luogo insieme a lei.
Ispirata dalla reporter statunitense Marie Colvin, che ha attraversato i conflitti più feroci del pianeta dove ha perso un occhio in un’esplosione, la protagonista ci conduce tra passato e futuro per arrivare alla Verità. Ma cosa succede quando questa Tiresia donna vede che non è più vero il vero?