Immaginiamo di essere in Argentina. Oppure in Spagna, Brasile, Italia…
Confessione è uno spettacolo riguardo il linguaggio della politica. Attraverso un’esperienza immersiva dal punto di vista sonoro, lo spettatore sarà condotto dentro i complessi ragionamenti della manipolazione della parola. L’ex presidente parla un linguaggio che cerca il consenso del popolo: una semplificazione che si rivolge direttamente al popolo per spiegare tutto ciò che è successo durante il suo mandato. Un’utopia dove solo la finzione teatrale può avere il privilegio di essere “vera”.
Il pubblico sarà il popolo, pronto a pesare le parole dell’ex presidente attento a valutare la nostra capacità di ascolto. A che punto è il nostro senso critico, il nostro grado di libertà e di democrazia? Un flusso di coscienza ben organizzato per portarci a riflettere, ridere e pensare alla fragilità delle nostre democrazie, dove il cittadino diventa consumatore di illusioni, dove per l’appunto la verità non conta più nulla.