Un Don Chisciotte adolescente erra per la Pianura Padana, in tempo di lockdown. A spingerlo non la follia ma l’immaginazione, suo rifugio e chiave per interpretare il mondo.
Queste le premesse di Alonso, una produzione ibrida tra teatro e realtà virtuale, con tre episodi in 360° pensati come un unico arco narrativo racchiuso da una cornice recitata dal vivo. Qui Don Chisciotte è un ragazzo di diciotto anni, che si ritrova ad evadere dalla propria quotidianità per inseguire una improbabile avventura.
Alonso inizia il proprio viaggio interiore nel proprio nido, il divano del soggiorno in cui è ormai abituato a stare sprofondato, al tempo stesso culla e gabbia dei suoi sogni e delle sue illusioni. Ma qualcosa, anzi qualcuno, la sua intraprendente compagna di classe Nina, lo trascina fuori da casa e al tempo stesso dentro sé stesso, alle radici del suo rapporto con la madre scomparsa, e sulla sua eredità spirituale, essenza e vera mèta di tutta la ricerca del ragazzo.
LA FRUIZIONE
Seduti in platea, gli spettatori assisteranno allo spettacolo in parte attraverso visori per la realtà virtuale e in parte dal vivo, togliendosi i visori, seguendo la cornice teatrale, dove in scena ci sarà l’attore premio Ubu Andrea Cosentino.
scritto e diretto da
Sara Meneghettieditor
Eugenio Perinelli | Ximulacon
Matteo Bianchi, Emma Bolcato, Andrea Cosentinoproduzione
Fucina Culturale Macchiavelli e Ximula in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto e con il contributo di Fondazione TIMcrediti fotografici
Elia Pinnadebutto
Prima regionale-
«Sono partita chiedendomi chi potesse essere Don Chisciotte oggi» spiega l’autrice Sara Meneghetti «e la risposta è che sarebbe un ragazzo. Solo loro hanno quell’entusiasmo misto a ingenuità che consente imprese straordinarie.»