INGRESSO GRATUITO
«Non lasciatevi ingannare dalla sua voce stentorea, dalle sue grida, dai suoi berci, e nemmeno dalle sue provocazioni offensive, dalla sua villania. Livorno è un’altra cosa, fate bene attenzione. Cercate di arrivare alla sua anima.» Santini, 1986
La decisione di portare in mostra due artisti livornesi, Dario Ballantini e Stefano Pilato, e i tre protagonisti dello scherzo di Modigliani, Pier Francesco Ferrucci, Michele Ghelarducci e Pietro Luridiana, nasce dal desiderio di fare luce sulla realtà artistica livornese contemporanea al di fuori dei confini labronici.
Livorno ha sempre accolto generazioni di pittori che non hanno seguito una linea pittorica precisa ma che hanno creato piuttosto un “cacciucco” di esperienze diverse. A Livorno non sono esistite accademie e chi voleva imparare il mestiere andava sul lungo mare, in pineta all’Ardenza e in piazza Cavour e iniziava a disegnare e poi a dipingere.
Lasciamo, dunque, che siano le opere in mostra a condurvi alla vera anima di Livorno.
Dario Ballantini
nasce a Livorno nel 1964. Si forma per tradizione familiare, grazie alle influenze del padre pittore neorealista e dello zio post macchiaiolo. Già dal 1983 alterna il mestiere di pittore — affascinato dall’espressionismo e dall’action painting più figurativo — a quello di abile trasformista approdando presto anche in TV e in teatro dove porta in scena spettacoli che spesso approfondiscono il suo rapporto tra pittura e recitazione.
Stefano Pilato
nasce nel 1965 a Livorno dove vive e lavora. Nel 1993 fonda il laboratorio d’arte “Pesce fresco”. Attraverso il principio del riciclaggio, Pilato restituisce la dignità perduta ai rifiuti lasciati dalle mareggiate sulla costa, assemblandoli in opere che ne nobilitano l’estetica nascosta. L’attività artistica di Stefano Pilato esalta la manualità, la ricerca e l’intuito ma anche l’approccio metodico che si acquisisce con la professione.
Pier Francesco Ferrucci, Michele Ghelarducci e Pietro Luridiana
Lo scherzo di Modigliani
Livorno, 24 luglio 1984. In occasione di una mostra su Modì viene rispolverata una leggenda: Modigliani, deriso dai suoi concittadini, avrebbe gettato delle sue sculture nei fossi di Livorno. Dopo giorni di perlustrazione, dai canali emergono delle teste scolpite! La notizia fa il giro del mondo. Un mese più tardi, tre ragazzi confessano di essere gli autori della più grande beffa d’arte che ha deriso la critica ufficiale.
ORARIO DI VISITA:
Mercoledì 20 Settembre 15 – 19
Venerdì 22 Settembre 15 – 19
Domenica 24 Settembre 11 – 13 / 16 – 19