L’Oreste è internato nel manicomio dell’Osservanza a Imola. È stato abbandonato quando era bambino e dopo trent’anni non è ancora uscito. Nel suo passato ci sono avvenimenti terribili che ha rimosso ma dai quali non riesce a liberarsi. Eppure, è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata (che ha conosciuto a un “festival per matti”), parla sempre. Parla con i dottori, con gli infermieri, con un’altra sorella che di tanto in tanto viene a trovarlo, ma soprattutto parla con l’Ermes… peccato che l’Ermes non esista. L’Oreste è una riflessione sull’abbandono e sull’amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. Uno spettacolo originalissimo, di struggente poesia e forza, in cui fluiscono momenti drammatici e altri teneramente comici. Con un’animazione grafica di straordinaria potenza, visiva e drammaturgica.
CLAUDIO CASADIO
Attore teatrale e cinematografico. l’Oreste è stato scritto appositamente per lui da Francesco Niccolini, così come Massimo Carlotto ha fatto con Oscura immensità e Il mondo non mi deve nulla. Pièce che esaltano le qualità attoriali di Casadio e che egli affronta con forti richiami alla sua terra d’origine: “mi piace l’idea di un teatro contemporaneo con accenti romagnoli in chiave poetica”. È anche fondatore e direttore, con Ruggero Sintoni, del Centro di Produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri.
FRANCESCO NICCOLINI
Attraverso il suo lavoro di drammaturgo, vigila sul malessere dell’umanità, ma appena può fugge nei boschi. Scrive per alcuni dei migliori attori del teatro italiano: Marco Paolini, Vetrano e Randisi, Alessio Boni, Claudio Casadio, Luigi D’Elia, Leo Gullotta, Anna Bonaiuto. Dal 2020 collabora con Lucca Comics and Games per le produzioni di Graphic Novel Theater. Pubblica romanzi con Mondadori, graphic novel con BeccoGiallo, libri illustrati per bambini con Carthusia, il suo teatro con Einaudi, Titivillus, Erasmo Libri, Poliniani.
GIUSEPPE MARINI
Dopo una considerevole attività di attore debutta nella regia, dapprima con il suo ensemble, in spettacoli dal forte impatto visivo, mai disgiunto da granitiche solidità drammaturgiche (Ibsen, Sofocle, Genet, ben noti i suoi Shakespeare che lo hanno proiettato da subito nel panorama dei nuovi registi della scena italiana). Decisivo è stato poi l’incontro con grandi attori e attrici della scena italiana: da Franca Valeri a Annamaria Guarnieri, Pino Micol, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Licia Maglietta, Maria Paiato. Ha sempre affiancato l’attività di regista teatrale a quella di docente, vantando una considerevole esperienza nell’ambito della formazione.
ANDREA BRUNO
È autore di fumetti e illustratore. Le sue storie a fumettisono state pubblicate su numerose riviste e antologie italiane e internazionali. Nel 2005 è stato trai fondatori della rivista “Canicola” e successivamente ha fatto parte della redazione dell’omonima casa editrice. Il suo ultimo lavoro è il fumetto in tre parti Cinema Zenit (2014/2016) pubblicato in Italia e in Francia. Si è aggiudicato il premio Gran Guinigi “miglior autore unico” a Lucca Comics, 2007 e il Premio Micheluzzi “miglior disegnatore” a Napoli Comicon, 2010. Vive e lavora a Bologna.
di
Francesco Niccolinicon
Claudio Casadioillustrazioni
Andrea Brunoregia
Giuseppe Mariniproduzione
Accademia Perduta/Romagna Teatri e Società per Attoriin collaborazione con
Lucca Comics & Gamesscenografie e animazioni
Imaginarium Creative Studiocostumi
Helga Williamsmusiche originali
Paolo Colettalight design
Michele Lavangacollaborazione alla drammaturgia
Claudio Casadiovoci di
Cecilia D’Amico (sorella), Andrea Paolotti (Ermes), Giuseppe Marini (dottore) e Andrea Monno (infermiere)-
«Ammirevole, al pari della vocalità e del ritmo recitativo, l’espressività soprattutto degli occhi di Casadio: innocenti come quelli di un bambino.»
Pierluigi Pietricola – SIPARIO
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«Claudio Casadio colora con la sincerità e l’immediatezza del romagnolo un’interpretazione di intelligenza e cuore.»
Andrea Pocosgnich – Teatro e Critica
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«Sul palco, tra Casadio e le illustrazioni animate, si crea una incredibile sinergia. Un’attenta riflessione sull’effetto che la Legge Basaglia ha avuto nel campo della salute mentale.»
Raffaella Salamina – Il Giornale / CulturaIdentità