Nel giorno del suo trentesimo compleanno Josef K, manager di un’importante banca d’affari internazionale, scopre di essere stato arrestato. Sul momento pensa si tratti di uno scherzo, dato che, in realtà, gli viene lasciata totale libertà di azione. Ma i due funzionari che gli recapitano la notizia non sembrano avere molta voglia di scherzare. Josef K ha comunque totale fiducia nel sistema e non dubita che, grazie al network di relazioni legate alla sua stimata professionalità, l’equivoco possa venire presto chiarito. Da qui prende il via IL PROCESSO nella generazione di wikileaks e di facebook, un mondo in cui il controllo dei dati e la percezione della realtà paiono continuamente influenzati e controllati da entità misteriose, che fanno del singolo uomo un ingranaggio-utente-cliente all’interno di una società ossessionata dal futuro. Con straordinaria affabilità, tutti trattano Josef K. come un criminale che l’ha fatta grossa, ma senza mai sbilanciarsi sull’effettiva qualità del crimine. I suoi dati personali vengono manipolati, gli è impossibile prenotare un viaggio, disporre della sua carta di credito, scegliere quale film vedere al cinema. Un eccitante adattamento del profetico classico di Kafka, lasciato incompiuto dall’autore nel 1917, che diventa, in questa versione, ritratto ironico e dissacrante di una società cieca ai rapporti umani e in balia dell’illusione che esistano protesi tecnologiche in grado di soccorrerla.