La Mosca del 1938 è un posto pericoloso per chi ha senso dell’umorismo e una particolare inclinazione verso la libertà. Mikhail Bulgakov, perseguitato dalla polizia segreta, possiede entrambe le cose. Gli viene allora proposto di scrivere una commedia su Stalin per celebrarne il sessantesimo compleanno. In cambio, l’autore de Il maestro e Margherita, potrebbe vedere la sua carriera rinascere. Che fare?
L’ultimo testo di John Hodge (sceneggiatore di Trainspotting, Piccoli omicidi tra amici e The beach, fra gli altri) affronta il delicato argomento della relazione tra regime e cultura, tra censura e creazione artistica.
Il rapporto tra Bulgakov e Stalin rivela come uomo e mostro siano fondamentalmente e irrimediabilmente attratti uno dall’altro. Il dualismo bene/male non viene presentato come in contraddizione, bensì come in collaborazione: bene e male sono complici complessi.